Si aggiunge alla schiera di coloro che vogliono dare voce alla propria petizione nei confronti del Governo, da più parti ritenuto poco sensibile al turismo e all’indotto, l’associazione Inside Marche, che annovera i tour operator per l’incoming della Regione del centro Italia.
«In questi m omenti così difficili e imprevedibili, il comparto turismo sta attraversando in toto la stessa tempesta ma non tutti siamo sulla stessa barca – fa sapere Aldo Giustozzi, portavoce dall’associazione per quel che attiene il manifesto stilato – Infatti, terminato il lockdown, hotel, bar, ristoranti, musei, stabilimenti balneari potranno tornare, seppur in maniera limitata, a produrre fatturato grazie al mercato locale e nazionale; i tour operator dell’incoming, viceversa, resteranno paralizzati sino alla riapertura delle frontiere e dei mercati internazionali, vera grande incognita al momento.
Questo porterà alla vanificazione di tutte le azioni di promo-commercializzazione e gli investimenti effettuati nell’ultimo semestre, che provocherà un totale disorientamento su come affrontare il prossimo futuro nel mezzo di una crisi senza precedenti economica e lavorativa.
Il fatturato 2020 sarà ridotto a “zero”, con conseguente mancanza di liquidità per la sopravvivenza aziendale, per arrivare alla riapertura delle frontiere e dei mercati internazionali che costituiscono il bacino principale della nostra attività.
Gli operatori inocming veicolano ogni anno sul territorio migliaia di arrivi e presenze, dando garanzia di turismo organizzato, professionale e…senza sorprese. Da settembre a marzo, ogni anno, vengono svolte azioni di promo-commercializzazione totalmente autofinanziate in tutto il mondo per generare e realizzare PIL di cui beneficia l’intera filiera turistica nazionale (hotel, agriturismi, B&B, ville, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, vettori su gomma e rotaia, musei, mostre, eventi, guide turistiche ed escursionistiche e tutte le attività commerciali connesse). Per fare questo, si stabiliscono contatti e con compagnie aeree, tour operator ed adv nazionali e soprattutto internazionali (oltre il 95%) per generare flussi turistici da dirottare nel nostro paese».
Alla luce di tutto questo, l’associazione chiede una serie di misure che possano tutelare e aiutare questo settore, ai Governi centrale e regionale.
- Istituzione di un Fondo Emergenza Turismo regionale e nazionale per il mantenimento ed il proseguimento dell’attività al fine di coprire i costi fissi fino al 31 marzo 2021;
- Reddito personale mensile per tutti i titolari di to dell’incoming fino al 31 marzo 2021;
- Estensione della CIG o FIS per tutti i dipendenti fino al 31 marzo 2021;
- Annullamento totale delle imposte 2019 per concedere una boccata di ossigeno ad un comparto sull’orlo del baratro ed a ristorno delle spese di promo-commercializzazione vanificate a causa del Covid 19;
- Annullamento totale dei versamenti, ritenute e contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per le assicurazioni obbligatorie per l’anno 2020 e cancellazione delle tasse comunali e regionali (IMU, Tari, Tasi, ecc) oltre alle consuete imposte sul reddito 2020;
- Annullamento delle bollette ed utenze relative all’attività di impresa;
- Non applicazione dell’IVA sul margine al 22% ex art. 74 ter biennio 2021/2022, per poi ridurla al 10%, allineandola agli standard dei nostri competitor internazionali;
- Estensione moratoria mutui anche ai titolari di partita iva per tutto il 2020 con ripresa da gennaio 2022;
- Deburocratizzare le procedure di accesso al credito da parte di Banche, Confidi ed Istituti di Credito, eliminare le garanzie personali o per requisiti personali di alto rating non inerenti all’attività aziendale;
- Regolamentare lo sgravio fiscale del 19% previsto per il turismo domestico (SOLO per chi acquista un pacchetto in agenzia e non tramite OTA) e predisporre nuovi bonus vacanza o incentivi per rilanciare il turismo internazionale;
- Sostegno da Regione Marche ed Enit al 100% delle spese di promo-commercializzazione che verranno intraprese per il rilancio dell’attività in vista della stagione 2021 e predisposizione finanziamenti a fondo perduto per investimenti volti ad iniziative digitali per incentivare un new deal per la promo-commercializzazione nonché per motivare la conversione delle aziende alla modalità smartworking.
Articolo ripreso da: TravelQuotidiano.com